Col ‘gioco’ non si gioca. Il GAP è una patologia seria che va affrontata con costanza, consapevolezza, strumenti efficaci, sensibilità e conoscenza del problema. In Molise invece non se è fatto di nulla di nulla ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Questa giunta guidata dal presidente Toma si è completamente disinteressata del problema, tanto che oggi è giustamente nel mirino delle critiche.
Non ci sorprende visto che sul fronte del gioco d’azzardo patologico (GAP)nulla è stato tentato. Come se il problema non esistesse. Nonostante le risorse si sarebbero potute tranquillamente trovare.
Siccome per noi il problema invece esiste ed è pesante, la Casa dei diritti e ‘ associa-zione Konsumer hanno predisposto il progetto “help ludopatia”. Lo facciamo perché è parte della nostra missione di solidarietà sociale e per il diritto alla salute. Altri hanno preferito girarsi dall’altra parte. Per insipienza o incapacità? Di certo ali un’associazione tocca riempire il vuoto cosmico delle politiche regionali.
Il GAP non è uno scherzo: va affrontato con azioni concrete perché riduce le perso-ne ad automi, levandogli quella dignità umana che è alla base della nostra stessa Costituzione.
Come Casa dei diritti da tempo siamo impegnati su questo terreno. Ed è perché sia-mo un’associazione seriamente interessata ai risultati e non alle chiacchiere che avevamo a suo tempo proposto alla Regione un paio da adottare ed una strategia da seguire.
Non ci hanno seguito, Noi andremo avanti comunque. Lo dobbiamo ai cittadini moli-sani. Per questo abbiamo ideato e promosso il numero verde 800 661 501 , che na-sce con l’obiettivo di far emergere il problema della ludopatia e di quanto si” giocano ” , in termini di patrimonio e risorse finanziarie spesso ottenute da uno stipendio modesto, gli italiani che guardano al miraggio di una vita migliore con poco sacrificio.
Miraggio che, soprattutto in momenti di crisi come quello in cui stiamo vivendo, diventa, allo stesso tempo, sempre più lontano ma sempre più allettante.
Al numero verde corrisponde un centro di ascolto diurno, anonimo, gratuito ed at-tivo dal lunedì al venerdì, per 10 h al giorno, che ha come obiettivo quello di sottrar-re le persone che sono entrate e non riescono ad uscire nel circolo vizioso del GAP alla morsa di usurai e mafiosi.
Presso il centro opereranno al centro 4 ragazzi del servizio civile, formati da docenti universitari, che potranno indirizzare gli utenti per l” aspetto sanitario (sia al serd , ad una rete di psicologi volontari attiva in tutta Italia ), e per le questioni economiche (presso i centri di ascolto della casa dei diritti e di konsumer per le questioni del sovraindebitamento formati gratuitamente dai componenti della federazione dei commercialisti cattolici).
Il messaggio che vogliamo dare è molto semplice: se non smetti di giocare, oltre ai danni che procuri a te stesso e alla tua famiglia, diventi complice delle mafie.
Chiaramente va precisato che non tutti i giochi hanno dietro le mafie, quelli controllati dallo Stato (come le sale bingo) certamente non hanno interessenze con la crimi-nalità organizzata: rispetto a queste realtà va piuttosto costruita una cultura ed una partica del gioco virtuoso, che sia da deterrente agli effetti più nefasti del GAP, a partire dalla questione delle risorse individuali e familiari, per arrivare alle vere e proprie patologie correlate, violenza domestica compresa.
Ma è chiaro che tutto il mondo sterminato delle scommesse soprattutto on line oltre che delle innumerevoli sale slot, bingo che disseminano il nostro territorio, nasconde relazioni dirette o indirette con circuiti che eufemisticamente potremmo definire poco chiari. Oltre a mettere in circolo dinamiche che conducono all’impoverimento e dunque all’usura, gestita dai gruppi criminali.