Il 12 dicembre si celebra la Giornata Mondiale della Copertura Sanitaria Universale, un’occasione per sensibilizzare sull’importanza di garantire a tutti, in ogni parte del mondo, l’accesso a cure sanitarie essenziali e di qualità. Istituita dalle Nazioni Unite nel 2012, questa giornata sottolinea il diritto universale alla salute, un principio che deve essere rispettato senza discriminazioni economiche, sociali o geografiche. L’assistenza sanitaria primaria è vista come la soluzione più efficace per garantire una copertura sanitaria universale. Essa permette non solo di migliorare l’equità nell’accesso alle cure, ma anche di preparare i sistemi sanitari a rispondere tempestivamente alle emergenze. Inoltre, un investimento in sanità primaria potrebbe salvare milioni di vite e ridurre significativamente la mortalità globale. Nonostante i progressi fatti, i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) mostrano che circa metà della popolazione mondiale non ha ancora accesso ai servizi sanitari essenziali, e oltre 100 milioni di persone vivono in povertà a causa dei costi dell’assistenza sanitaria. Ma, sicuramente passo importante per contrastare questa condizione è rappresentato dalla recente introduzione di una legge che garantisce il diritto all’assistenza sanitaria anche alle persone senza fissa dimora. Questa nuova legge riconosce che ogni individuo, a prescindere dalla sua condizione abitativa, ha il diritto di accedere a cure mediche essenziali, promuovendo una società più inclusiva e equa. La pandemia di COVID-19 ha messo in evidenza le criticità e le disuguaglianze esistenti all’interno di ogni paese e tra i paesi stessi, rafforzando la necessità di sistemi sanitari forti, interconnessi e resilienti.
La Casa dei Diritti sostiene con forza questa iniziativa, condividendo il messaggio che la salute non deve essere un privilegio per pochi, ma un diritto per tutti. L’associazione si batte da anni per abbattere le disuguaglianze sanitarie e per promuovere politiche che garantiscano l’accesso alle cure a tutte le persone, indipendentemente dalla loro condizione socioeconomica o dal paese in cui vivono. Sottolinea l’urgenza di investire in sistemi sanitari più resilienti, inclusivi ed economici, che possano rispondere alle sfide globali come la crisi climatica, le emergenze sanitarie e le disuguaglianze sociali.
Un ulteriore ostacolo all’accesso equo alle cure sanitarie è rappresentato dalle lunghe liste di attesa, che in molti paesi, compreso il nostro, impediscono a molte persone di ricevere tempestivamente i trattamenti necessari. Le liste di attesa, spesso causate dalla carenza di risorse, personale sanitario e infrastrutture adeguate, sono una delle principali cause di disuguaglianza nell’accesso alle cure. Questo fenomeno penalizza soprattutto le persone più vulnerabili, quelle che già si trovano in condizioni socioeconomiche svantaggiate o che vivono in aree più periferiche.
È quindi fondamentale che i governi e le istituzioni sanitarie adottino politiche efficaci per ridurre i tempi di attesa e garantire a ogni individuo l’accesso tempestivo e appropriato alle cure.
La Giornata Mondiale della Copertura Sanitaria Universale è una chiamata all’azione. La Casa dei Diritti continuerà a lavorare per un futuro in cui ogni persona possa godere del diritto alla salute, senza barriere economiche o sociali, perché la buona salute non è un privilegio di pochi, ma un diritto per tutti.
Un mondo sano e sicuro è possibile solo se tutti hanno uguale accesso alle cure sanitarie.