La Giornata europea del Numero di Emergenza Unico Europeo (Nue) si festeggia l’11 febbraio di ogni anno in tutta l’Unione europea, al fine di diffondere la conoscenza e l’uso appropriato del Nue 112. Come giorno è stato scelto l’11 febbraio, dal momento che la data include il numero telefonico (11/2).
Questo numero è stato introdotto nel 1991 allo scopo di rendere disponibile una comune chiamata di emergenza in ogni stato dell’Unione europea.
A partire dal 2008, i servizi di chiamata d’emergenza possono essere raggiunti gratuitamente da tutte le reti fisse e mobili all’interno dell’Europa digitando il numero pubblico 112.
L’istituzione della Giornata europea del Nue è avvenuta nel 2009 grazie a una dichiarazione congiunta del Parlamento europeo, del Consiglio dell’Unione europea e della Commissione europea.
Nel nostro Paese il Nue è operativo in 12 regioni, attraverso 17 centrali uniche di risposta (Cur). Componendo l’112 è possibile chiedere soccorso sanitario, alle Forze di polizia, ai Vigili del fuoco e alla Guardia costiera.
La chiamata raccolta da una Cur viene inoltrata, con i dati di localizzazione del chiamante e del tipo di soccorso, alla sala operativa competente per l’intervento immediato.
Il servizio, disponibile in più lingue, consente di attivare un intervento di emergenza adeguato alla situazione di rischio o pericolo. Il chiamante viene localizzato anche se si trova in aree extra-urbane, dove potrebbe risultare più difficile essere individuati, attraverso i dati generati dalla rete telefonica fissa o dallo smartphone.
Il tempo medio di risposta da parte delle Cur è di 7 secondi, mentre l’utente che non riesca a contattare il servizio in prima battuta, viene subito richiamato. Le centrali uniche di risposta filtrano le chiamate improprie, ovvero non di emergenza, consentendo alle sale operative di concentrare risorse e interventi sui soli casi di emergenza.
Inoltre, dal 2021 è attivo il servizio “112Sordi” a favore delle persone non udenti. Si tratta di un sistema che consente l’utilizzo di una chat testuale in tempo reale, la condivisione della posizione geografica e la possibilità di rispondere a domande interattive.
La Casa dei Diritti riconosce il lavoro di tutti coloro che contribuiscono ai servizi di emergenza, essenziale per salvaguardare la sicurezza e la protezione dei cittadini.