La Casa dei diritti ‘sbarca’ in Campania

redazione

Aperta la sede di  Piscinola, Napoli  in via Vittorio Veneto, dove verrà attivato il primo sportello di ascolto e presa in carico per chi deve combattere con la dipendenza da gioco d’azzardo, in stretto contatto con le famiglie e le istituzioni, con un approccio multidisciplinare garantito dalla presenza di psicologi, commercialisti, legali, educatori e volontari.

Per l’occasione martedì scorso nella sede dell’ottava Municipalità a Piscinola, si è svolto un convegno dal titolo “Dalla ludopatia al sovra indebitamento: quale implicazioni familiari?”  Alla presenza, tra gli altri, dell’assessore regionale alla formazione Armida Filippelli, dell’assessore comunale al bilancio Pierpaolo Baretta, del consigliere comunale Pasquale Esposito, e del presidente dell’ottava Municipalità Nicola Nardella.

Per la Casa dei Diritti, sono intervenuti   la presidente nazionale dell’associazione Casa dei Diritti, Laura Venittelli e la presidente della sede campana Antonella Ciaramella.

I numeri  del GAP nella città metropolitana di Napoli sono impressionanti:  oltre un miliardo di euro per il gioco, con una spesa di più di mille euro pro capite. E dietro i numeri le storie spesso di una vera e propria discesa agli inferi della disperazione personale e familiare che ben conosciamo.  Una situazione che si è acuita dopo la pandemia, che ha portato  chi guadagnava tra i 1.200 e i 1.400 al mese a sperperare tutto per il gioco e a rivolgersi a finanziarie e usurai per uscire da quel tunnel.

Giochi online gratta e vinci, sale bingo: la via verso la ludopatia ha sempre gli stessi riferimenti. Che sia il Molise o la Campania o la Lombardia, è in questa geografia dell’azzardo che milioni di adolescenti, donne, uomini, anziani, perdono la propria vita nella speranza perversa di trovare la fortuna. La Casa dei Diritti ha partecipato.

“Durante la pandemia c’è stato un acuirsi del fenomeno – ha spiegato nel suo intervento  Venittelli – poiché alla nostra mail dedicata (tiascolto@lacasadeidiritti.it) e al numero verde (800661501) si sono rivolte persone prevalentemente sovra-indebitate, che si erano rese conto di avere ormai esaurito lo stipendio per pagare solo i debiti del gioco. Finendo così nella morsa di usura e racket”.

Allarmanti i dati: “Si parla di 140milioni di euro per il gioco le gale (quello di cui una parte va allo Stato) a livello nazionale. Mentre a Napoli si giocano oltre mille euro pro capite, con un aumento del 40 per cento rispetto al 2017”.

Per l’assessore Baretta “il fenomeno è molto diffuso, quest’anno siamo a 14 miliardi solo di entrate dell’erario nazionale. Bisogna però distinguere tra normalità e patologia, agendo sulla prevenzione con le associazioni e le istituzioni sanitarie e coinvolgendo le famiglie”. “Siano difronte ad grave dipendenza- sottolinea l’assessore comunale al bilancio Pierpaolo Baretta-  una «forma di droga per la quale la Regione è al fianco dei cittadini per fornire sostegno psicologico e sociale”.

“Un progetto di grande valore – spiega infine  il presidente del parlamentino Nardella perché risponde a un fabbisogno reale che si pone come strumento di contrasto alla disgregazione sociale”. Il supporto psicologico, in particolare, offrirà la possibilità di avviare un percorso di consulenza motivazionale con l’obiettivo di rendere la persona consapevole del proprio disturbo, aumentare la percezione del rischio collegato ai suoi comportamenti nonché il suo senso di autoefficacia e di gestione delle proprie emozioni.

 

 

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